Accessibilità Siti Web: Cosa Prevede L’european Accessibility Act 2025 e Chi Deve Adeguarsi

Accessibilità Siti Web: Cosa Prevede L’european Accessibility Act 2025 e Chi Deve Adeguarsi

Negli ultimi anni si è parlato sempre più di accessibilità online. Fino a oggi, però, è stata considerata una buona pratica consigliata, più che un obbligo.

Dal 2025, con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA), questo scenario cambierà per molte realtà digitali.

Vediamo insieme chi sarà coinvolto, quali sono le scadenze e cosa fare se hai già un sito attivo.

Chi dovrà adeguarsi all’EAA?

La normativa riguarda le aziende che offrono prodotti o servizi digitali all’interno dell’Unione Europea e che soddisfano almeno uno di questi requisiti:

  • Più di 10 dipendenti;
  • Fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro;
  • Siti, portali o app che interagiscono con il pubblico in modalità digitale.

Non rientrano tra gli obbligati le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni). Tuttavia, anche per queste realtà, l’adozione di criteri di accessibilità è consigliata: migliora l’usabilità, la visibilità sui motori di ricerca e l’immagine aziendale.

Quali sono le Scadenze Previste?

L’European Accessibility Act entrerà in vigore il 28 giugno 2025, ma le tempistiche di adeguamento variano a seconda della situazione del sito:

  • Nuovi siti web: a partire dal 28 giugno 2025 dovranno essere accessibili fin dal momento della pubblicazione.
  • Siti già online: pubblicati prima del 28 giugno 2025, potranno adeguarsi entro il 28 giugno 2030, a meno che non vengano apportate modifiche rilevanti.

Cosa si intende per Modifiche Rilevanti?

La normativa specifica che il periodo transitorio vale solo per i siti non soggetti a modifiche strutturali. Sono considerate modifiche sostanziali:

  • Un restyling completo del sito;
  • Il cambio di piattaforma o CMS (ad esempio passare da WordPress a Shopify);
  • L’inserimento di nuove funzionalità interattive (chat, sistemi di prenotazione, aree riservate…).

In tutti questi casi, l’obbligo di conformità scatterà immediatamente, anche se il sito era già stato pubblicato prima del 2025.

Hai già un Sito Online? Ecco Cosa Sapere

Se il tuo sito web è stato pubblicato prima del 28 giugno 2025 e non sono previsti interventi strutturali nei prossimi mesi, non sono richiesti adeguamenti immediati.

La normativa prevede infatti un periodo transitorio fino al 2030, pensato per dare tempo alle aziende di adeguarsi gradualmente.

Tuttavia, è utile valutare da subito la propria posizione, soprattutto se si stanno pianificando aggiornamenti futuri.

Come Affrontare il Percorso di Adeguamento

Per i siti che dovranno adeguarsi, il percorso può includere:

  • Una verifica tecnica iniziale (audit di accessibilità);
  • L’adozione graduale degli standard richiesti (WCAG 2.2);
  • La dichiarazione di accessibilità, da pubblicare sul sito e aggiornare periodicamente.

Iniziare per tempo significa evitare interventi in emergenza e distribuire le attività in modo sostenibile nel tempo.

Accessibilità: non solo Obbligo, ma Opportunità

Rendere un sito accessibile non è solo una questione normativa.

Significa anche:

  • Migliorare l’esperienza utente per tutti, non solo per chi ha disabilità;
  • Ottimizzare la compatibilità con dispositivi mobili e tecnologie assistive;
  • Potenziare la visibilità sui motori di ricerca;
  • Rafforzare l’identità etica e professionale della propria azienda.

Un sito accessibile è più inclusivo, più efficace e più allineato alle esigenze del web moderno.

Contattaci per una valutazione senza impegno: saremo felici di aiutarti a fare chiarezza.